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Dott. Marcello Gentile, Principe dell'Isola della Brazza

Anno VIII - N° 4 - 30 Novembre 2020 | Sentenza arbitrale del 13-11-2020 RG N° 328/2020

Studio Legale Nobiliare Dobrynia & Partners Segreteria Generale


TRIBUNALE NOBILIARE ARBITRALE INTERNAZIONALE ORGANO PERMANENTE DELLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA NOBILIARE DI BARI


SENTENZA N° 328/2020 RG


In data 13 novembre 2020 il Tribunale Nobiliare Internazionale, Organo permanente della Corte Suprema di Giustizia Nobiliare Arbitrale di Bari, riunitosi in Bari, Piazza Mercantile 10, ha pronunciato la seguente sentenza: “Al Principe Dott. Don Marcello Gentile, Principe dell'Isola della Brazza, cittadino italiano, nato a Monteforte Irpino (AV) il 14 aprile 1955, ivi residente in via Nazionale n. 182, legittimamente spettano i seguenti titoli nobiliari, cavallereschi ed accademici, e relative prerogative e dignità ereditarie:

1. Il diritto a vantare la legittima titolarità dei seguenti titoli nobiliari e cavallereschi ereditari: “Principe dell’Isola della Brazza; Principe di San Michele Arcangelo; Duca di San Pio; Duca di San Marcello; Duca di Sant’Agnese; Marchese di Orsera; Marchese di San Luca; Marchese di Santa Teresa; Sovrano Principe Gran Maestro del “Serenissimo Ordine del Leone degli Ulivi”, Ordine Cavalleresco di collazione dinastica”.

2. Il diritto a vantare la legittima titolarità dei seguenti titoli accademici ereditari: “Rettore ereditario, presidente e Doctor Academiae della dinastica “Reale Accademia della Serenissima Isola di Brazza” – Studiorum Universitas”. 3. Trattamenti, prerogative, dignità e qualifiche d’onore di: “Sua Altezza Reale e Serenissima, Don, Eccellentissimo, Illustrissimo, Nobilissimo”. 4. Appellabile di diritto: “Principe Marcello Gentile dell’Isola di Brazza, ossia Principe Marcello Gentile della Brazza “. 5. Il diritto all’utilizzo della propria Arma Gentilizia Familiare, così blasonata: “Di rosso, al leone troncato d’oro e di verde, accompagnato nel cantone destro della punta da una croce delle otto beatitudini caricata in cuore da un piccoloscudo ancile, il tutto d’oro; lo scudo è cimato da un elmo reale e coronato colla Corona Dinastica; accollata dietro lo scudo, un’aquila bicefala con ali spiegate caricata da una croce delle otto beatitudini il tutto del secondo; sotto lo scudoappare il motto: Per Aspera ad Astra, lo stesso è collocato all’interno del mantello che è di velluto azzurro bordato da un gallone d’oro, guarnito di frangia d’oro e foderato di armellino, il tutto posto sotto al padiglione regio, dello stesso colore, cimato colla Corona Dinastica dal tocco azzurro”.

L’esecuzione della presente sentenza, avente gli effetti della sentenza pronunciata dall’Autorità Giudiziaria della Repubblica italiana, è estesa nel territorio degli Stati aderenti alla Convenzione di New York del 10 giugno 1958 e resa esecutiva in Italia con Legge 19.01.1968, n. 62, nei modi e nei termini previsti dal diritto internazionale.

Si dispone la pubblicazione nella “Gazzetta Ufficiale di Giustizia Nobiliare” (organo ufficiale di questa Corte) dell’estratto per copia conforme all’originale della sentenza irrevocabile, ex art. 825 del codice di procedura civile, a cura del Presidente della Suprema Corte di Giustizia Nobiliare Arbitrale di Bari. La pubblicazione per avvisi e pubblici proclami dell’estratto della presente su i vari Bollettini Ufficiali delle Regioni italiane, è a carico della parte che ne ha interesse.

Bari, 13 Novembre 2020

(Firmato) Il Presidente

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